Non è Quello che Ho Vissuto, ma Come l'Ho Vissuto. Attraverso una Canon EOS 3000.

domenica 28 ottobre 2012

Il Paese dei Gatti.






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 "Un giorno, dal finestrino del treno vide un bel fiume. Lungo il suo corso sinuoso, si susseguivano verdi colline graziose, ai cui piedi sorgeva una cittadina piccola e raccolta che emanava una gran pace.[...]
-Qui potrò mangiare delle ottime trote-, pensò. Quando il treno si fermò alla stazione, il giovane prese la sua borsa e scese.[...] Non vide nessun impiegato delle ferrovie. Doveva essere una stazione poco frequentata. Il giovane attraversò il ponte e camminò fino in città. Vi regnava un silenzio assoluto, e non si scorgeva l'ombra di un abitante. Tutti i negozo avevano le saracinesche abbassate e negli uffici non c'era nessuno. Anche nell'unico albergo, la portineria era vuota. [...]
In realtà quello era il paese dei gatti. Non appena cominciò a tramontare il sole, moltissimi gatti attraversarono il ponte di pietra e arrivarono in città. Gatti di ogni forma e razza. Più grossi rispetto ai gatti normali, ma comunque gatti. Il giovane rabbrividì di fronte a quella scena, e salì in fretta su una torre campanaria che si trovava al centro del paese. Lì si nascose. I gatti, con movimenti che sembravano quotidiani, alzarono le saracinesche dei negozi, sedettero alle scrivanie degli uffici e cominciarono ognuno il proprio lavoro. [...] 
Quando cominciò ad albeggiare, i gatti chiusero i negzi, ognuno abbandonò il proprio lavoro e in fila, uno dietro l'altro, attraversarono il ponte tornando da dove erano venuti. [...] Ma il giorno dopo, il treno della mattina non si fermò. Gli passò davanti senza rallentare, e si allontanò. [...]
Si avvicinava l'ora in cui sarebbero arrivati i gatti. Il giovane capì di essere ormai perduto. - Questo non è il paese dei gatti -, realizzò tutt'a un tratto. Quello era il luogo in cui era destinato a perdersi. Un luogo non di questo mondo, creato apposta per lui. In quella stazione mai più nessun treno si sarebbe fermato per riportarlo da dove era venuto."

Murakami Haruki - 1Q84.